martes, 20 de febrero de 2018

Il participio presente e passato




Dal latino participiu (m) , che partecipa, nel significato del verbo e del nome, avendo funzione di attributo del nome, concordando in genere e numero con quest’ultimo


Un rumore irritante, il passaporto scaduto,....


Il participio  insieme all’infinito e al gerundio, fa parte dei modi indefiniti,
cioè che non definiscono la persona a cui si riferiscono.


Il participio può essere presente o passato.

Vediamo insieme come si formano e quali sono le loro funzioni.


FORMAZIONE DEL PARTICIPIO PRESENTE
Per formare il participio presente bisogna sostiutire le desinenze dell’infinito
(are-ere-ire) con le desinenze anteenteente:
CONIUGAZIONE
1°-ARE
amare
2°-ERE
contenere
3°-IRE
agire
PARTICIPIO PRESENTE
amante
contenente
agente

A volte, ci sono variazioni nella radice: patire > paziente.
Alcuni partono dalla radice latina ( quelli irregolari):
dire > dicente, fare > facente.

– Alcuni verbi della terza coniugazione formano il participio presente
con la desinenza –iente:
dormire – dormiente; ubbidire – ubbidiente ecc.

FUNZIONI DEL PARTICIPIO PRESENTE
Il participio presente svolge principalmente due funzioni:
1-Funzione nominale:
Quando ha valore nominale può essere  usato come aggettivo o come nome:
“una musica rilassante
 “l’insegnante di storia è bravissimo"
Con valore di aggettivo, può avere il comparativo e il superlativo:
invadente – più invadente – invadentissimo.
Si coniuga come gli aggettivi a due desinenze:
cioè la desinenza –e per il maschile e femminile singolare (amante)
e la desinenza –i per il maschile e femminile plurale (amanti).

2-Funzione verbale
è molto rara, lo troviamo principalmente nel linguaggio giuridico-burocratico,
giornalistico:
Il funzionario dirigente, l’ente statale
Quando viene usato con valore verbale, può sostituirsi ad una proposizione
relativa introdotta dache:
un certificato comprovante = un certificato che comprova;
una scatola contente libri = una scatola che contiene libri.

FORMAZIONE DEL PARTICIPIO PASSATO
Nelle forme regolari il participio passato si forma sostituendo le desinenze
dell’infinito (are-ere-ire) con quelle del participio passato atoutoito.
CONIUGAZIONE
1°-ARE
amare
2°-ERE
contenere
3°-IRE
agire
PARTICIPIO PASSATO
amato
contenuto
agito
Il participio passato può avere diverse funzioni:
  • Nominale  
Può essere usato come aggettivo:
un appartamento ammobiliato
La polizia ha catturato il bandito evaso ( che era evaso)
I nemici sconfitti (dopo essere stati sconfitti)

o come sostantivo:


uno sconosciuto ha bussato alla porta
È meglio non pensare al passato
La spremuta va bevuta appena fatta.
Si coniuga come gli aggettivi a quattro desinenze (amato-amata-amati-amate).

  • Verbale
Serve per formare tutti tempi composti (ho studiato; avevate deciso)
e i tempi del passivo:

Sono stati lodati da tutti / sono tornati / aveva spedito.


Può inoltre essere usato per realizzare la forma implicita di alcune
proposizioni subordinate e indica anteriorità temporale
rispetto al tempo indicato nella principale
(come il gerundio composto o l’infinito composto);  può formare:
una proposizione temporale:
uscita di casa, Maria ha preso l’autobus = dopo che era uscita di casa, Maria ha preso l’autobus;

una proposizione relativa:
la ragazza morsa da un serpente ora sta bene =
la ragazza che era stata morsa da un serpente ora sta bene
ha valore passivo con i verbi transitivi e attivo con i verbi intransitivi
una proposizione causale:
rimproverato dall’insegnante, lo studente uscì sbattendo la porta
= poiché era stato rimproverato dall’insegnante,

una proposizione concessiva: (Seppure) rimproverato dall’insegnante,
lo studente rimase impassibile = seppure fosse stato rimproverato
sebbene + congiuntivo , anche se + indicativo

Concordanza del participio passato



  1. con l’ausiliare avere: il participio passato rimane di regola invariato
Es: Maria ha comprato un libro.
  • La concordanza è obbligatoria con i pronomi  3ª pers. sing.plr. lo,la,li,le.
Maria ha comprato due libri, e li ha regalati  a sua sorella


  • Concordanza opzionale:  

  • -Quando il c.ogg. è rappresentato dal relativo:”che” ,
es: le riviste che Maria ha comprato ( ha comprate);

-Quando il c.ogg. è un sostantivo,
es: Maria ha comprato due libri ( ha comprati); con i pronomi mi, ti, ci, vi.
Es: Luigi mi ha vista.= mi ha visto




  1. con l´ausiliare essere
  • il participio concorda con il soggetto:
Maria è nata in Germania.

  • Con i verbi riflessivi o pronominali: casi:


se non c´è c.ogg., il participio va obbligatoriamente con il soggetto:
Pietro si è lavato.

Se nella frase c´è un c.ogg. sostantivo va con il soggetto o il c.ogg:

Pietro si è lavato le mani o Pietro si è lavate le mani.

Se nella frase c´è un pronome c.ogg., è obbligatoria la concordanza con questo:
Se l´è lavata (la faccia)

  • nei tempi della voce passiva: il lavoro è stato fatto da Luigi (concorda con l’oggetto)
  • Nella costruzione con il “si impersonale”
  • il participio finisce in –i con i verbi intransitivi,passivi,riflessivi e pronominali.
  • Es: si è passati di qui l'anno scorso, si è giudicati da quello che si fa, ci si è lavati.


Fonti 
Aula Zanichelli
Esercizio


Il gerundio semplice e composto

GERUNDIO

GRAMMATICA CAFFÈ

Resultado de imagen de gerundio
Si dice che una frase è esplicita se ha il verbo all’indicativo, al congiuntivo, al condizionale o all’imperativo; si dice invece implicita se ha il verbo al gerundio, al participio o all’inifinitoVediamo insieme il gerundio: come si forma e come si usa.


Dal latino, gerere “ comportarsi”, e gerundium, “ che deve essere fatto",
è il modo che indica l’azione da compiere in rapporto con il verificarsi di un altro evento, espresso dal verbo della reggente da cui dipende,
è usato esclusivamente in proposizioni dipendenti implicite con diverse funzioni:
temporale: contemporaneità o posteriorità-modale -causale-condizionale-concessivo


Non avendo una desinenza per indicare la persona che compie l'azione da esso espressa,
acquista automaticamente come soggetto il soggetto della frase reggente:
Tornando a casa, ho incontrato un amico- (io)
Se si vuole usare il gerundio in forma assoluta, riferirlo a una persona diversa dal soggetto
del verbo reggente, bisogna sempre indicarlo ( ma non è molto usato)
Essendo il nonno ammalato, Gianni ripartì



FORMAZIONE DEL GERUNDIO SEMPLICE ( presente)
Vediamo come si forma il gerundio semplice:
ARE
cantare
ERE
credere
IRE
uscire
cantandocredendouscendo

ESSEREAVERE
essendoavendo


Forme irregolari di uso frequente:


Presente
Bere >>bevendo
Condurre>> conducendo
Dire >> dicendo
Fare>> facendo
Trarre >> traendo


I pronomi diretti e indiretti
si uniscono al gerundio presente o all´ausiliare del gerundio passato:
Portandolo, parlandogli, pettinandosi
Avendolo portato, avendogli parlato...

Le gerundive o proposizioni subordínate del gerundio
Come ho accennato all’inizio è comune l’uso in proposizionidipendenti implicite, con varie funzioni:

1-Temporale- contemporaneità: indica il tempo in cui avviene l’azione rispetto alla principale, sempre sarà un rapporto di contemporaneità  


Uscendo, ho incontrato un’amica ( = quando uscivo, mentre uscivo)

2-Modale: esprime il modo in cui si svolge l'azione della reggente
o il modo o mezzo che si utilizza per realizzare l’azione della reggente

Camminava per la strada cantando allegramente   
I bambini imparano giocando.
Sbagliando si impara.

3-Causale: esprime la causa che determina l’azione della principale:
Avendo fame, mangerò un boccone   ( siccome ho fame...)

4-Concessivo: indica l’effetto contrario a quello che dovrebbe accadere
esprime il fatto nonostante il quale si verifica l'evento espresso dal verbo della reggente
Pur essendo stanca, viene a trovarci (= benché / sebbene sia, anche se, )

5-Ipotetico- esprime un’ipotesi
              Potendo scegliere, andrei a Cuba ( se potessi scegliere)


Oltre che nelle proposizioni dipendenti, il gerundio presente,  
si usa in alcune costruzioni perifrastiche molto frequenti nella lingua parlata e scritta:

  • La perifrasi stare + gerundio, che esprime azione in corso di svolgimento
Sta piovendo
  • La perifrasi andare/venire + gerundio, che esprime azione progressiva,
un'azione considerata nel suo farsi e svilupparsi:
il malato andava migliorando, il tempo va migliorando,

A differenza del participio presente ha conservato un forte valore verbale, tanto che puó essere accompagnato da un complemento oggetto diretto o da un indiretto, come l’infinito:
“Mangiando alimenti sani si vive meglio”
“Tornando verso casa incontrai Marco”.


Molti gerundi presenti hanno subito un processo di nominalizzazione:
il reverendo il laureando, diminuendo, sottraendo, l’addendo, il crescendo,
(termini scientifici o musicali)


FORMAZIONE DEL GERUNDIO COMPOSTO o PASSATO
Il gerundio composto si forma con il gerundio semplice dell’ausiliare del verbo + il participio passato del verbo.

ARE
arrivare
ERE
vendere
IRE
finire
essendo arrivatoaieavendo vendutoavendo finito

ESSEREAVERE
essendo statoaieavendo avuto

Passato

Bere>> avendo bevuto
Condurre >> avendo condotto
Dire>> avendo detto
Fare >> avendo fatto
Trarre >> avendo tratto


Si usa quando l’azione della frase secondaria avviene prima rispetto a quella della principale.
L´azione espressa con il gerundio composto avviene  sempre prima dell´altra,
quindi perde la funzione di contemporaneità acquistando quella di anteriorità.
Riguardo le altre funzioni le mantiene tutte, eccetto quella di contemporaneità,
quindi si manterranno tutte le altre.


-Avendo bevuto molti caffè, adesso sono nervoso
  
 -Potrò iscrivermi all'università solo avendo finito il liceo



Magari in un  registro informale non è molto usato e spesso si sostituisce
con una frase esplicita:è stato promosso perché ha studiato,
invece di “ avendo studiato è stato promosso”,
anche se il suo uso in un registro formale scritto o parlato è altamente raccomandabile


Esercizi e ripasso

Resultado de imagen de gerundio

Discordanze con lo spagnolo

1-Con alcuni verbi statici (STARE)  per sottolineare la durata dell’azione,
si usa la perifrasi dell’infinito, invece della sequenza “stare + gerundio”:
“He estado todo el dia escuchando musica”
“Sono stato tutto il giorno ad ascoltare musica
Ho ascoltato musica tutto il giorno


-Non si ammette in italiano cancellare il verbo nelle perifrasi di continuità:
¿Qué haces?- estudiando”  > Che cosa fai?  Sto studiando

-Con verbi di continuità si usa in italiano “a + infinito”:
Juan continua leyendo > Giovanni continua a leggere

-Gerundio ( abitudine) in spagnolo>> verbo + sempre in italiano
Sigues viviendo en Sevilla?> Abiti sempre a Siviglia?


2-Quando il soggetto del gerundio è diverso del soggetto del verbo principale:
Oigo a Luis subiendo la escalera > Sento Luigi che sale le scale
Quest’ uso è particolarmente frequente con verbi di percezione.

3- La frase al gerundio può essere anche un complemento circostanziale:
Estaba tumbado en cama, con un brazo colgando
> Era disteso sul letto, con un braccio che penzolava.
Alcuni di questi gerundi sono cristallizzati come aggettivi:
agua hirviendo, ardiendo, colgando...
> in italiano con che+ verbo o participio presente:
Traeme un vaso de agua hirviendo > portami un bicchiere di acqua bollente

4-Dipendendo da un altro verbo si preferisce un infinito:

“ Este producto parece estar dando mejores resultados”
> Questo prodotto sembra dare migliori risultati


5-In spagnolo si usano le espressioni:

Niñas bailando un vals, ( títulos de cuadros, grabados, relatos...)
In italiano: Bambine che ballano un valzer

6-Le perifrasi verbali con doppio gerundio:

Estando yo durmiendo > mentre io dormivo.

7-Non si usa in italiano il gerundio in funzione coordinativo- esplicativo:

La batalla fue dura, muriendo muchos soldados > ..............., e vi morirono molti soldati.

8-In italiano non si usa la costruzione passiva:

Està siendo construida una nueva escuela”>>
si sta costruendo una nuova scuola stanno costruendo una nuova scuola

Bibliografia
  1. Marcello Sensini, La grammatica della lingua Italiana, Mondadori, Milano 1997
  2. Luca Serianni, Italiano, Grammatica sintassi , dubbi 1997, Garzanti, Milano 1997
  3. M.Dardano e P. Trifone, Grammatica Italiana con nozioni di linguistica, Zanichelli, Milano 1995
  4. Manuel Carrera Diaz, Curso de lengua italiana, Parte 1, Ariel, 1984, Barcelona
  5. Rosetta Zordan, Detto e fatto, grammatica per la scuola secondaria Fabbri editori, Milano 2008.
  6. K. Katerinov , La lingua italiana per stranieri, 1985, edizioni  Guerra, Perugia.